Agli scavi di Pompei è stata scoperta una stanza in cui vivevano gli schiavi romani in perfetta conservazione. In una piccola stanza incompiuta della superficie di 16 mq, sono sopravvissuti tre letti, di cui uno appartenuto a un bambino, un vaso da notte, una cassapanca in legno con finimenti per cavalli e una piccola finestra. Gli archeologi hanno anche trovato parti del carro, il che significa che gli schiavi usavano la stanza come luogo di lavoro, dove riparavano il veicolo del loro padrone.
L'intera sala fu messa in naftalina dopo la catastrofica eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che distrusse Pompei. Il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtrigel, ha commentato il ritrovamento come "una finestra sulla realtà traballante dei membri più vulnerabili della società antica, che raramente compaiono nelle fonti storiche".
La Villa Civita Giuliana al di fuori delle mura della città di Pompei è stata scavata nel 2017 e da allora ha fatto numerosi reperti straordinari, tra cui un carro cerimoniale e i resti superstiti di una stalla. Nel novembre 2020, una squadra di archeologi basata sui resti umani rinvenuti nella villa ha realizzato calchi in gesso di due persone, presumibilmente un padrone e uno schiavo, morti durante l'eruzione. I corpi giacevano uno accanto all'altro nel locale sotterraneo della villa.
2021-11-11 22:01:11
Autore: Vitalii Babkin