Gli astrofisici della Princeton University e della New York University hanno calcolato quanto presto l'universo potrebbe iniziare a contrarsi se le teorie sulla quintessenza dell'energia oscura sono corrette. Nel loro lavoro, suggeriscono che ciò potrebbe accadere già tra 100 milioni di anni.
Negli ultimi decenni, i ricercatori hanno trovato prove dell'espansione dell'universo: oggetti distanti si allontanano l'uno dall'altro nel tempo.
Albert Einstein predisse che sarebbe stato così e suggerì che la forza che spinge tutto a pezzi nell'universo si chiama energia oscura. Suggerì anche che questa forza fosse costante, il che significherebbe che l'universo si sarebbe espanso per sempre.
Da allora, altri scienziati hanno suggerito che forse l'energia oscura, se esiste, non può essere una costante.
E se così fosse, forse un giorno l'universo rallenterebbe la sua espansione e forse smetterebbe anche di espandersi e/o inizierebbe a contrarsi fino a fondersi in un'unica entità.
I sostenitori di tale teoria descrivono l'energia oscura come la presenza di un campo dinamico, la cui densità di energia può cambiare nello spazio e nel tempo, che chiamano quintessenza. Questa proprietà consente l'espansione o la contrazione dell'universo.
Dopo aver esaminato i dati raccolti sull'universo conosciuto, gli scienziati sono giunti alla conclusione che anche la loro teoria ha il diritto di esistere, così come quella che propone l'energia oscura come costante.
Nel loro lavoro, i ricercatori si sono chiesti quanto tempo potrebbe volerci prima che l'universo rallenti, si fermi, inizi a contrarsi e alla fine raggiunga un singolo punto se l'energia oscura è la quintessenza (campo dinamico).
Per dare vita a un'idea del genere, hanno costruito un modello dell'universo che utilizzava dati reali che descrivono le caratteristiche dell'universo conosciuto al momento.
I calcoli hanno dimostrato che se l'idea di quintessenza è corretta, l'Universo può già rallentare la sua accelerazione. I calcoli hanno anche mostrato che potrebbe rallentare completamente fino a fermarsi completamente in circa 65 milioni di anni e potrebbe entrare in una fase di lenta contrazione in meno di 100 milioni di anni.
La teoria, come quella che presuppone che l'energia oscura sia una costante, non può essere dimostrata perché non c'è ancora modo di verificarla.
Allo stesso tempo, gli astrofisici affermano che lo scenario che hanno proposto non è inverosimile. Secondo loro, è naturalmente coerente con le ultime teorie della cosmologia ciclica e con le ipotesi sulla gravità quantistica.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PNAS.
2022-05-07 08:50:14
Autore: Vitalii Babkin