Uno studio condotto da un team internazionale di scienziati ha aiutato una donna di 58 anni a ottenere una vista "artificiale" 16 anni dopo aver perso completamente la vista. La tecnologia, che implica l'impianto di mini-elettrodi nel cervello, consente ancora di riconoscere forme semplici.
L'esperimento ha coinvolto l'ex insegnante Berna Gomez. L'impianto di una serie di elettrodi nella corteccia visiva del cervello stimola i neuroni circostanti, fornendo una visione artificiale al volontario malato. Nel pacchetto sono stati utilizzati occhiali speciali con fotocamera integrata.
Scienziati provenienti da Spagna, Olanda e Stati Uniti hanno pubblicato i risultati del loro lavoro su The Journal of Clinical Investigation. Gli elettrodi hanno stimolato il cervello, in modo che la donna potesse vedere i puntini bianchi, i cosiddetti. "Fosfeni", i cui massicci formavano le sagome.
Secondo il professor Eduardo Fernandez, i risultati sono molto impressionanti, poiché hanno dimostrato sia la sicurezza che l'efficacia della tecnologia e hanno permesso il ripristino della "visione rudimentale". Allo stesso tempo, il professore ha notato che la comunità scientifica deve ancora rispondere a una serie di domande e risolvere una serie di problemi. Ad esempio, è noto che la donna non è riuscita a riconoscere molte lettere, solo I, L, C, V e O sono stati chiaramente identificati.
Il gruppo prevede di condurre ulteriori esperimenti, la prossima volta utilizzando sistemi più sofisticati in grado di "tradurre" nel cervello immagini più complesse. Si ritiene che questo aiuterà la socializzazione di coloro che hanno perso la vista. Se gli esperimenti avranno successo, gli impianti cerebrali consentiranno ai non vedenti di riconoscere gli interlocutori, identificare porte, automobili e altri oggetti e renderli più indipendenti.
Gli studi clinici dovrebbero durare fino a maggio 2024. La ricerca è finanziata da diverse fondazioni, università e dipartimenti, tra cui il Ministero spagnolo della Scienza e dell'Innovazione.
Un metodo per aggirare l'uso degli occhi nell'imaging potrebbe in futuro aiutare a ripristinare la vista a 148 milioni di persone - circa così tante persone sul pianeta sono ora "perse" la connessione tra gli occhi e il cervello a causa di malattie come il glaucoma o l'atrofia dei nervi ottici.
2021-10-25 04:43:26
Autore: Vitalii Babkin