
Gli scienziati dell'Università della Lorena (Francia) hanno sviluppato un sistema di riflesso del danno, o D-Reflex, che aiuta il robot umanoide TALOS ad appoggiarsi a un muro quando una delle sue gambe è disabilitata e inizia a perdere l'equilibrio.
Il sistema si basa sugli algoritmi di una rete neurale addestrata su 882.000 simulazioni: il robot trova rapidamente un punto su un muro vicino, contro il quale vale la pena appoggiarsi per mantenere molto probabilmente l'equilibrio. La macchina non conosce la natura delle proprie ferite, ma allunga il braccio velocemente come una persona che cerca di non cadere. Le azioni del robot sono in realtà simili ai movimenti di una persona: anche lui tende la mano senza molta grazia e la ferma al momento del contatto con il muro. E aiuta a non cadere in tre casi su quattro.
Il sistema D-Reflex non è una garanzia contro la caduta, perché il robot non ha ancora la capacità di tenere conto di tutte le sue possibili posizioni e superfici. E anche appoggiandosi al muro, non cerca ancora di ritrovare l'equilibrio su entrambe le gambe: il suo compito si limita solo a non cadere. Il progetto è ancora in una fase iniziale e il sistema funziona solo per un robot fermo, non per un robot che cammina.
Ma in futuro, gli scienziati sperano di migliorare il sistema, rendendolo applicabile alle auto in movimento, che in futuro impareranno non solo ad appoggiarsi al muro, ma anche a utilizzare altri oggetti disponibili, ad esempio per afferrare le sedie per mantenere l'equilibrio . Ciò contribuirà a risparmiare sulla riparazione e la manutenzione delle macchine umanoidi, oltre a rendere il loro comportamento più naturale, perché terranno conto degli oggetti del mondo esterno.
2022-12-01 11:12:23
Autore: Vitalii Babkin
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